Mai come in questo momento
il mondo del lavoro del Sulcis ha vissuto assurdità maggiore: le maestranze delle
imprese d’appalto che operavano dentro l’Alcoa di Portovesme sono stati messi fuori
dai cancelli senza riconoscere loro alcun ammortizzatore...
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Mai come in questo momento
il mondo del lavoro del Sulcis ha vissuto assurdità maggiore: le maestranze delle
imprese d’appalto che operavano dentro l’Alcoa di Portovesme sono stati messi fuori
dai cancelli senza riconoscere loro alcun ammortizzatore
sociale.
E’ la peggiore applicazione della teoria manichea che solo in Sardegna
può trovare terreno fertile
perché diventata terra di nessuno, dove persino il Governo centrale (quello di Roma)
può permettersi l’arroganza
di cancellare provvidenze già
riconosciute per gli ammortizzatori sociali.
Le centinaia di maestranze
delle imprese d’appalto del
Sulcis, quelle che si sono clamorosamente asserragliate
nella vecchia miniera di Serbariu, sono state trattate in
maniera diseguale rispetto ai
colleghi diretti di Alcoa, malgrado lavorassero gomito a
gomito nello stesso stabilimento, nel medesimo reparto, svolgessero le stesse mansioni e venissero retribuiti in
maniera diversa.
Oltre trecento padri di famiglia disperati che, quand’anche arriv
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