O
rmai i tempi sono scaduti: entro il corrente
mese di luglio si conoscerà la sorte di Alcoa. Questo
l’orientamento al tavolo delle
trattative presso il Ministero
dello Sviluppo Economico dove siedono, ormai da dieci
giorni, parte governativa,
Glencore,...
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O
rmai i tempi sono scaduti: entro il corrente
mese di luglio si conoscerà la sorte di Alcoa. Questo
l’orientamento al tavolo delle
trattative presso il Ministero
dello Sviluppo Economico dove siedono, ormai da dieci
giorni, parte governativa,
Glencore, Enel e Sindacati
con l’obiettivo di non lasciare
nulla di intentato pur di salvare lo smelter di Portovesme.
Mercoledì scorso, addirittura,
una voce, che poi non ha avuto conferma, aveva dato per
conclusa la trattativa con Gencore che, come si sa, ha posto
come pregiudiziale il prezzo
dell’energia elettrica, sulla
quale comunque non sembrano sussistere insormontabili
ostacoli. La prospettiva dell’accreditamento della formula “superinterrompibilità” già
sperimentata in Portovesme
srl (anch’essa di Glencore) e
che andrà rinnovata entro il 31
dicembre 2015, appare verisimile per completare la trattativa sul salvataggio di Alcoa.
Questa formula, da sottoscrivere con contratto almeno decennale, risulta al riparo dagli
umori UE, perché rientr
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