I
monti, le vette dei monti, sono sempre state casa e
rifugio degli dei.
Solo gli dei potevano abitare zone così inospitali:
nebbie, fulmini, valanghe….
parlavano del loro
umore e della loro potenza.
Non c’è zona del mondoche non abbia intitolato un
monte...
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I
monti, le vette dei monti, sono sempre state casa e
rifugio degli dei.
Solo gli dei potevano abitare zone così inospitali:
nebbie, fulmini, valanghe….
parlavano del loro
umore e della loro potenza.
Non c’è zona del mondoche non abbia intitolato un
monte ad un dio o, più semplicemente, che non l’abbia eletto dimora di tutti.
Il monte Olimpo, in Grecia, ne è forse l’esempio più
noto.
Il sacro rispetto per il monte, per la sua immagine divina, lo ha fatto giungere fin quasi ai giorni nostri integro e selvaggio.
Lì la natura seguiva i suoi cicli e l’uomo li rispettava
coabitando con essa fin dove le sue necessità gli permettevano di arrivare.
Poi gli dei iniz iarono ad incutere meno timore e
meno rispetto.
Tutto il mondo seguiva una logica nuova e anche gli
dei dei monti dovettero arrendersi.
Necessità diverse costruirono “rifugi” sempre più obbrobriosi.
Lunghi pali metallici portavano a quote proibitive
soldati di conquista spesso ancor troppo barbari.
Macchine infernali succh
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