G.
Pugliese
Biofisica, a.
a.
09-10
Sezione d’urto (t.
ondulatoria)
Molti tipi di collisioni (diffrazione della luce da parte di piccoli ostacoli,
l’assorbimento e la diffusione del suono da parte di particelle in sospensione, la
diffusione di neutroni...
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G.
Pugliese
Biofisica, a.
a.
09-10
Sezione d’urto (t.
ondulatoria)
Molti tipi di collisioni (diffrazione della luce da parte di piccoli ostacoli,
l’assorbimento e la diffusione del suono da parte di particelle in sospensione, la
diffusione di neutroni veloci da parte di nuclei atomici) vengono trattati in termini
della teoria ondulatoria.
La radiazione incidente è considerata un’onda piana, la sua lunghezza d’onda e le
dimensioni dell’oggetto diffusore sono infinitesime rispetto alle dimensioni del
fascio incidente normali alla direzione di incidenza.
ox
x
I
t
Q
Quantità di radiazione che viene rimossa dal fascio
incidente, nel tempo t per l’azione di un singolo centro
diffusore (es.
un elettrone, un nucleo, un atomo)
“sezione d’urto” (m2)
L’energia trasportata dall’onda incidente è
espressa in termini di “flusso di energia” (ossia,
intensità I0 del fascio incidente, energia per
unità di tempo e per unità di superficie”).
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