Carissimi,
siamo nel Tempo Ordinario dell’anno Liturgico, riprendiamo gli incontri di catechesi riflettendo sulla
seconda lettera di san Paolo apostolo a Timoteo.
Paolo è di nuovo prigioniero a Roma, siamo nel 67 d.
C.
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sofferente per la durezza della...
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Carissimi,
siamo nel Tempo Ordinario dell’anno Liturgico, riprendiamo gli incontri di catechesi riflettendo sulla
seconda lettera di san Paolo apostolo a Timoteo.
Paolo è di nuovo prigioniero a Roma, siamo nel 67 d.
C.
,
sofferente per la durezza della prigionia che gli impedisce di evangelizzare, mentre nella prima prigionia,
predicava liberamente nonostante il domicilio obbligato (Atti 28,16).
Sente la solitudine e si prepara ormai
al sacrificio supremo ma continua ad interessarsi della comunità che lo rende preoccupato per come si
comportano alcuni verso le idee nuove a discapito del Vangelo che egli ha annunciato.
La sua predicazione
ha sempre messo in luce come in Cristo si sono realizzate tutte le promesse fatte da Dio ad Abramo, poiché
quanti credono in Lui hanno parte all’eredità della promessa, ricevono la promessa dello “Spirito”
diventando figli della promessa!1
L’Apostolo ricorda a Timoteo il dono della fede che ha ricevuto presso la
sua famiglia (v.
5), una famiglia dov
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