D 116
disegnata sui piatti, rigorosamente
verdi.
Siamo scese in strada e abbiamo servito i nostri dolci ai passanti.
Poi siamo andate alla moschea per il
discorso di Khatami, ma i basiji non
ci hanno fatto entrare.
In migliaia ci
siamo messi a...
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D 116
disegnata sui piatti, rigorosamente
verdi.
Siamo scese in strada e abbiamo servito i nostri dolci ai passanti.
Poi siamo andate alla moschea per il
discorso di Khatami, ma i basiji non
ci hanno fatto entrare.
In migliaia ci
siamo messi a gridare «Morte al dittatore!».
La polizia ci ha caricati e dispersi coi lacrimogeni.
Siamo scappate, ci hanno aperto la porta in una
casa lì vicino.
Ci siamo trovati lì dentro in trenta.
Quando è calato il silenzio, siamo usciti e rientrati a casa.
27 dicembre
Oggi è stato un giorno orribile.
Hanno ammazzato quindici persone,
hanno ucciso Ali, il nipote di Moussavi.
Eppure stamattina mi sentivo
così bene.
Eravamo tantissimi a manifestare, ma subito la polizia ci ha
caricati e dispersi coi lacrimogeni.
Con Sara siamo scappate per le vie
intorno a Enghelab Street, abbiamo
ripreso a cantare slogan in gruppo
ma ho sentito degli spari da Hafez
Street.
I cellulari non funzionavano e
in molti cercavano amici e
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