PRESENTAZIONE
Quando si parla di carcere si rischia di rimanere nell ambito di un discorso teorico e
separato dalla nostra realtà.
Spesso ci si dimentica che “dietro le sbarre” ci sono persone reali su cui si
proiettano parti di quel mondo “cattivo” che...
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PRESENTAZIONE
Quando si parla di carcere si rischia di rimanere nell ambito di un discorso teorico e
separato dalla nostra realtà.
Spesso ci si dimentica che “dietro le sbarre” ci sono persone reali su cui si
proiettano parti di quel mondo “cattivo” che può abitare in ogni essere umano,
dovunque si trovi.
L averle isolate in luoghi separati, per quanto rassicuri il comune
senso della giustizia, non risolve i problemi di una società che voglia crescere civilmente integrando le sue risorse.
L idea che i “cattivi” vadano relegati in un posto ai
margini della società, delegati a persone e istituzioni che se ne occupino specificamente è il corrispettivo di un rapporto educativo d altri tempi.
Questo atteggiamento, la cui inefficacia viene sottolineata dal drammatico problema del sovraffollamento delle carceri, pone non poche difficoltà a quanti lavorano
all’interno dell’istituzione penitenziaria con dedizione e senso di responsabilità.
Spesse volte gli sforzi degli operatori penitenzia
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