Lasciamo pure da parte il peccato originale: che, cioè, anche i comaschi “originari” siano alla fin fine dei preistorici immigrati (sia che arrivassero da sud ovest – essendo Liguri – sia che provenissero da nord est – e quindi fossero Celti). Bisognerebbe...
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Lasciamo pure da parte il peccato originale: che, cioè, anche i comaschi “originari” siano alla fin fine dei preistorici immigrati (sia che arrivassero da sud ovest – essendo Liguri – sia che provenissero da nord est – e quindi fossero Celti). Bisognerebbe però riflettere su come il movimento sia una delle leggi fondamentali non solo della vita, ma anche della storia: letteralmente, stando fermi, non si va – nel bene e nel male – da nessuna parte. Lasciamo da parte anche il momento della ri-fondazione di Como in epoca cesariana: nel 59 a.C. Giulio Cesare fece costruire Novum Comum per 5000 famiglie di coloni, di cui 500 erano sicuramente greco-sicule (ce lo assicura la Lex Vatinia de colonia Comum deducenda). Non si dovrebbe, però, dimenticare che anche gli altri 4500 erano soldati forestieri e che quindi la “città storica” nasce da quella che, in termini moderni, si dovrebbe definire “occupazione militare”. Arriviamo in tempi più vicini alla nostra epoca in cui sono presenti categorie
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